La più grande e duratura delle fonti di energia universali. Senz’altro l’unica vera e possibile strada per l'indipendenza energetica globale.
Sembra quasi assurdo che la soluzione dei nostri problemi energetici possa essere a portata di mano di tutti! Ricchi e poveri, potenti e umili. Disponibile ogni giorno. La risorsa energetica più “democratica” esistente. Il sole. Che da’ la vita a tutto; C'è da sempre e per sempre ci sarà. Come dal sole nacque la vita e’ grazie al sole che tutto continua ad evolversi. Un ciclo perfetto che si alimenta di giorno e si spegne di notte.
Ed e’ dall'energia solare che derivano quasi tutte altre forme di energia sfruttabili sulla terra.
Il sole irraggia la terra e scalda l'atmosfera facendo muovere masse d'aria dando così origine ai venti (eolica), e alle piogge (idrica); fa crescere le piante (biomassa) e così gli animali (energia meccanica) che morendo, nei millenni, diventeranno idrocarburi (termica).
Veniva adorato da tutte le popolazioni più antiche. Dai Greci e dai Romani (Apollo), dagli Egizi (Rà), dagli Aztechi (Nanauatzin), dagli africani Ashanti (Nyame), dai Celti (Granno), dagli Etruschi (Cautha) e dagli Induisti(Visnu).
Non servivano allora scienza e tecnologia odierne per capire che è la risorsa più importante per la vita sulla terra.
E invece noi continuiamo a correre dietro al petrolio. Simbolo del nostro benessere odierno. Grande acceleratore che dal '800 ci trascina a tutta velocità verso il progresso, anche se forse oggi, iniziamo a dubitare che “progresso” sia la parola giusta.
In questi 200 anni l'umanità ne ha fatta di strada, e ad una velocità incredibile se la misuriamo sui 40.000 anni di storia dell'uomo “Sapiens Sapiens”. In meno di 200 anni abbiamo fatto il 95% di tutte le scoperte di sempre e la nostra aspettativa di vita media è passata da 35 anni nel 1800 a 70 anni di oggi.
Ma tutto questo ad un costo incredibile. Il costo più grave da pagare. Quello di un mondo che potrebbe presto rivoltarci contro. Sta iniziando a non sopportarci più.
Pensiamo solo che a inizio del 900 sulla terra eravamo meno di un miliardo di persone. Oggi siamo quasi a sette e per il 2015 potremmo arrivare a dieci. Un numero troppo elevato di gente che se vivesse con lo stile di vita eco-aggressivo di oggi devasterebbe l’ecosistema in pochi anni. Pensiamo poi alla Cina, e all’India le cui economie corrono quasi ancora completamente a Carbone.
E allora cosa aspettiamo? Perché lasciarci scappare la possibilità oggi, che stiamo “ancora” in piedi, di cambiare il nostro stile di vita e di rispettare il mondo che ci circonda rientrando ancora nella catena perfetta dell'ecosistema dalla quale siamo usciti poche decine di anni fa?
Ed è proprio dal sole che bisogna ripartire, che in questo tempo non ci ha mai abbandonato. Che non è mai cambiato e che sempre ci tende chiara la mano.
Lo sforzo energetico che faremmo oggi per cambiare la nostra produttività è ancora relativamente basso. Pannelli solari termici e fotovoltaici così come altre forme rinnovabili, sono ancora “economiche”, proprio perché ancora prodotti dal petrolio.
Un giorno però la produzione totale energetica potrebbe non coprire più la domanda e allora i prezzi per la produzione salirebbero. Vogliamo correre il rischio che ci si sbagli?
Pensiamo che oggi basterebbe riempire di pannelli fotovoltaici il 40% dei tetti delle case e industrie d'Italia per coprire l'intero fabbisogno energetico italiano.
Considerando che il fotovoltaico ha un ritorno economico in 10 anni circa (su 30 di garanzia dei pannelli), se oggi decidessimo di investire completamente nel solare, avremmo un ritorno complessivo in 4 anni e delle manutenzioni ogni 90.
Ma questa è un’altra storia. Le rivoluzioni non si fanno mai da un giorno all'altro...
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