martedì 11 marzo 2008

Solare Termodinamico

Il Solare di Oggi

L'immagine qui sopra non è fantascienza ma realtà. E' la centrale solare a specchi Solucar PS10. E' un progetto realizzato in Spagna nel 2006 grazie ad una delle più grandi menti italiane, Carlo Rubbia. La cosa strana è che sarebbe potuto essere realizzato in Italia ma il nostro governo di allora non recepì e Rubbia trova nel 2005 sostegno in spagna.

Questa tecnologia (già utilizzata da Archimede) permetterebbe grandi concentrazioni energetiche distribuite durante la giornata grazie all’accumulazione dell’energia termica e permettere quindi di sfruttare la centrale in maniera continuativa, proprio come qualunque metodo di produzione.

IL SOLARE TERMODINAMICO

L'energia termica, calore, viene sfruttata indirettamente in cicli Termodinamici grazie ai quali viene prodotta elettricità da immettere nella rete.

La tecnologia si basa sull'utilizzo di semplici "specchi parabolici" per la concentrazione della radiazione diretta, al fine di convertire in modo efficiente l'energia solare in calore ad alta temperatura. Per superare il limite della variabilità solare dovuto al ciclo giorno/notte il sistema prevede che l'energia solare venga immagazzinata sotto forma di calore grazie all'impiego di sali fusi alla temperatura di 550° C (nuova miscela di sali in grado di trattenere a lungo il calore). L'accumulo termico avrà una capacità tale da erogare potenza in modo completamente indipendente dalla presenza dell'irraggiamento solare. Questa nuova tecnologia, ancora in fase di sperimentazione, qualora sviluppata su scala commerciale potrà costituire una nuova alternativa per la produzione di energia elettrica ad un costo tendenzialmente competitivo e ad emissioni inquinanti nulle.

L'anno scorso anche l'Italia si decide e investe a Priolo 40 milioni di euro in una centrale solare termodinamica da 5 megawatt che svilupperebbe una quantità di energia in grado di soddisfare il fabbisogno annuale di 4.500 famiglie con un risparmio di circa 2.400 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno, con un taglio di emissioni di anidride carbonica per circa 7.300 tonnellate.

Siamo però ancora molto sotto agli investimenti medi europei. Ci chiamiamo il paese del sole, e si capisce anche facilmente il perché, ma in Italia arriviamo a malapena a 40MW di potenza installata contro addirittura i 1600 MW della fredda e piovosa Germania.

Loro, infatti, già dal 2006 avevano capito che grazie a questa innovativa tecnologia potrebbero sperare in una possibile autosufficienza energetica ed elogiano proprio le ricerche del nostro Carlo Rubbia, ricordando che l'Italia l'avrebbe lasciato sfuggire in Spagna.

Ma forse è solo l'inizio e qualcosa si sta muovendo anche nel nostro Bel Paese. Nel sud stanno nascendo nuovi progetti che forse risolleveranno almeno la faccia del nostro sole, tra i più caldi in Europa.

Il governo, qualche mese fa, lancia incentivi significativi su questo “nuovo” tipo di fonte e dalle regioni del mezzogiorno viene la disponibilità alla loro installazione. E allora ecco una finestra su 10 progetti come quelli di Priolo per un totale di 500MW. Finora però solamente accordi, ma niente date né siti identificati. Chissà se diventeranno realtà?

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