mercoledì 20 febbraio 2008

Piano UE 20-20-20 sulle rinnovabili

1 milione di nuovi posti di lavoro
e un risparmio di 180 miliardi l'anno
Ma intanto l'Italia paga all'UE una penale di 5 milioni di euro al giorno


Come molti oramai sanno la Comunità Europea ha presentato pochi giorni fa a Bruxelles il piano 20-20-20 in cui l'Europa prende una netta posizione e si impegna in prima linea mondiale nella lotta all'inquinamento e alla dipendenza energetica.

Con cinque progetti di legge, piu' un documento sugli aiuti di Stato, Bruxelles assegna i compiti a Stati e industrie:
''Per il cambiamento ci saranno dei costi, ma sono ragionevoli e sostenibili'', ha detto Barroso, presentando il piano al Parlamento europeo che lo dovra' approvare insieme agli Stati membri.

Questi i punti che il nostro continente si prefigge:

  • 20% della nostra energia dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili

  • 20% è la crescita sull'efficenza di produzione

  • 20% il taglio che si darà all'anidride carbonica immessa in atmosfera.

Diversi i pesi stato per stato e per l'Italia è previsto un impegno a ridurre del 13% le emissioni dai settori non ETS (cioè che non prendono ancora parte al sistema dello “scambio di certificati”) e una crescita del settore delle rinnovabili del 17% (attualmente siamo intorno al 15%).

http://www.europa.eu/


Misure veramente ambiziose che fanno capire quanto l'Europa abbia la seria intenzione di porsi come leader mondiale in questa difficile battaglia umana.

Purtroppo molti credono che l'Italia difficilmente riuscirà a soddisfare le richieste, memore anche di una pessima gestione politica del problema. Il nostro paese infatti si era impegnato, ratificando il protocollo di Kyoto a ridurre del 6,5% le proprie emissioni rispetto al 1990. Queste sono invece aumentate del 13% e per questo, dal 1' Gennaio 2008 (data di entrata in vigore del protocollo) stiamo accumulando una penale di 5 milioni di euro al giorno che diventeranno 2 miliardi di euro a fine 2008.

http://www.kyotoclub.org/


Insomma, il nostro continente corre fiero verso una nuova era e noi italiani stiamo a guardare chi tra i nostri politici dice più puttanate per farsi rinnovare la poltrona.
Stiamo seriamente rischiando di diventare la ruota di scorta di quest'Europa.


Quello che l'Italia e i suoi cittadini non riesce ancora a capire è che siamo alle porte del terzo millennio dove o risaliamo o affoghiamo.
Investire nelle rinnovabili non solo ci donerebbe un ambiente più sostenibile, ma ci farebbe anche risparmiare 180 miliardi di dollari l'anno, e creare un milione di nuovi posti di lavoro da qui al 2020.
Questo affermano José Manuel Barroso (presidente della commissione europea) e associazioni come Greenpeace, GIFI (associazione imprese fotovoltaiche), ANEV (associazione imprese eoliche) e la IEA (Internetional Energy Agency).

Tre euro a settimana per ogni cittadino dell'Unione europea, e' il costo del pacchetto di azioni 20-20-20 dalla Commissione Ue. Come 3 pieni di benzina l'anno per famiglia. Un fiume di investimenti che dovrebbero creare, secondo Bruxelles, più di 250 mila nuovi posti di lavoro nel solo settore delle rinnovabili. Un'importante passo della nostra società e una enorme possibilità che non possiamo lasciarci scappare.

Nessun commento: